Qualche breve cenno sui contenuti dell'itinerario che attende i visitatori del museo. Attenzione! Le mostre di architettura chiudono già il 24 febbraio, quella dedicata ai tre artisti contemporanei invece il 10 marzo e la mostra storica sugli anni venti e trenta resterà aperta fino al 7 aprile. >>>
1. RETROUVER TRIESTE (Piazza dell’architettura) aperta fino
al 24 febbraio 2013
nella Sala Scarpa (I piano). Prodotta dall'Ordine degli Architetti di Trieste e
aperta fino al 24 febbraio 2013, indaga alcune delle risorse fisiche e umane di
Trieste e del territorio al fine del loro riutilizzo. Il progetto, coordinato
da Stefano Graziani, prevede il contributo di 5 fotografi italiani e
internazionali - Bas Princen, Giovanna Silva, Amedeo Martegani, Armin Linke e
lo stesso Stefano Graziani – che affrontano uno dei cinque temi che delineano
l'esposizione: i paesaggi, l’archeologia e la storia, le comunità, il rapporto
con il mare e la città invisibile. L'intento è duplice: da una parte osservare
attraverso punti di vista inediti quei luoghi che si sono ormai sedimentati nel
nostro immaginario e rispetto ai quali non siamo più in grado di individuare
con chiarezza vocazioni e opportunità, dall'altra, attraverso queste nuove
immagini, aggiornare e veicolare l'identità di Trieste al di fuori del proprio
territorio.
2. Modernism
in-between – The Syncretic Architectures of Socialist Yugoslavia. (Piazza dell’architettura) aperta fino
al 24 febbraio 2013 nella galleria del III piano. È una mostra
fotografica di Wolfgang Thaler, a cura dell’associazione Cizerouno. La ‘Jugoslavia
socialista’ è stato un paese sospeso tra civilizzazioni e sistemi politici
diversi, appartenenti ai due blocchi contrapposti durante la ‘Guerra fredda’.
In questo contesto sono stati costruiti degli importanti esempi di architettura
moderna, che sfuggono ad ogni classificazione tipica delle categorie
stilistiche del modernismo. La mostra di Wolfgang Thaler esplora questa
caratteristica del modernismo yugoslavo, catturandone la sua ricchezza e la sua
complessità visiva.
3. ARCHITETTURA, ARTE E
DESIGN NEGLI ANNI VENTI E TRENTA a cura
di Lorenzo Michelli e Susanna Gregorat, aperta fino al 7 aprile nella galleria
del quinto piano. Che Trieste, e specialmente il Revoltella, siano luoghi
ideali per discutere di architettura, come ha proposto l’Ordine degli
Architetti con la seconda edizione di “Piazza dell’Architettura” è dimostrato
anche dallo straordinario sviluppo edilizio degli anni venti e trenta, che ha
rinnovato in larga parte il volto ottocentesco di Trieste, trasformandola in
una città moderna. Com’è accaduto altrove è stata anche qui un’epoca di intensa
collaborazione fra architetti, pittori e scultori. Nella galleria del quinto
piano del museo la mostra “Architettura, arte e design negli anni venti e
trenta” propone, assieme alle opere d’arte, progetti originali e fotografie
d’epoca, oltre a centinaia di immagini
in video.
4. CONTEMPORANEA/MENTE.
Aperta fino al 10 marzo nella galleria del sesto piano. Dopo il successo
ottenuto nel 2011 dalla mostra “Corrispondenze d’arte” a cui hanno partecipato
14 artisti della regione che hanno esposto le loro opere nelle sale
dell’esposizione permanente instaurando volutamente un dialogo con la
collezione storica (è uscito da poco il catalogo, disponibile al bookshop, ma
si può ordinare anche via posta elettronica) , il Museo Revoltella ha voluto
proseguire l’esperienza dell’integrazione museo/artisti contemporanei ospitando
nella galleria del sesto piano tre artisti (Graziano Negri, Massimo
Poldelmengo, Mario Palli) che nel 2012 sono stati scelti per un progetto
regionale intitolato “Contemporanea/mente” partito dal PArCo di Pordenone e
proseguito alla Galleria Spazzapan di Gradisca con l’intento di costituire una
rete regionale dei musei d’arte moderna.
Orari di apertura delle mostre 10-19 tutti
i giorni escluso il martedì.
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