mercoledì 31 luglio 2013

Artisti e scrittori: piccola antologia


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La brama,  Umberto Saba


(…) Con gli amici talvolta

Di te gioco mi prendo, assidua brama.

E v’ha tra questi uno a me caro, triste

Fra i tristi, e nell’aspetto

Della vita il più domo.

Gioie non ha, ch’io sappia,

Da te, ma lutto d’uomo.

Devotamente egli la mano stende,

Che d’ansia trema, a colorir sue tele.

Sopra vi pinge vele

Nel sole, accesi incontri

Di figure, tramonti sulle rive

Del mare e a bordo, e su ogni cosa un lume

Di santità, che dal suo cuore viene

E in altrui si riflette.

Di te nulla egli mette

Nell’arte sua di fanciullo, del tutto

Di te pare innocente. Or quegli in lunghe

Ore d’insonnia, per interi inverni

Che la sua mano un segno

Più non osa, non vecchio ancor, ma curvo

Come un vecchio, per te egli sogna cose

Quali poi spaventose

Gli sarebbero a udire, o nell’antica

Carne dell’uomo per suo strazio infitta

          antica brama!

 

Porto, Umberto Saba

... A scordarla ancor m'aggiro io per il porto, come un levantino. (Trieste e una donna].

Qui dove imberbi scritturali il peso registravano, e curvi sotto il carico in fila indiana sudati braccianti salivano scendevano oscillanti scale dai moli agli alti bordi, preso fra bestemmie e muggiti, della vita solo un pensiero a me era nocente.

Cercavo a quello un angolo ridente. Molti, all'ombra di pergole, ne aveva la mia città inquieta. Mi premeva isolarmi con lui, mettere assieme versi, cavare dal suo male un bene.

Spero ancora un rifugio allo stratempo.
Ecco: è stato miracolo trovarlo.
Tutto, se chiedo, posso avere, fuori
quel mio cuore, quell'aria mia e quel tempo.
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Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato, ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie.

italo svevo da La coscienza di zeno, 1923
 
Il destino vuole che l’artista venga ispirato dal filosofo ch’egli non perfettamente intende, e che il filosofo non intenda lo stesso artista ch’egli ispirò. (…)

Questo rapporto intimo fra filosofo e artista, rapporto che somiglia al matrimonio legale perché non s’intendono fra di loro proprio come il marito e la moglie e tuttavia come il marito e la moglie producono dei bellissimi figliuoli conquista all’artista un rinnovamento o almeno gli dà il calore e il sentimento della cosa nuova come avverrebbe se fosse possibile di mutare una parte del vocabolario e darci delle parole nuove non ammuffite dalla loro antichità e dal lungo uso.
 
ITALO SVEVO da “soggiorno londinese”, 1927

 

 

 

 

martedì 30 luglio 2013

Revoltella estate: arte e scrittura


Ogni giovedì dal 25 luglio al 29 agosto il Museo Revoltella resterà aperto anche dalle 19 alle 23, continuando una tradizione che dura da molti anni. La novità di quest'estate è il riallestimento delle gallerie del quinto e sesto piano, inaugurato da pochi giorni. Giovedì 1° agosto alle ore 21 la dott. Barbara Coslovich, storica dell'arte condurrà una visita guidata al nuovo percorso.
Vediamo che cosa troveranno i visitatori.
Al quinto piano: "Il primo ‘900 a Trieste. Arte e scrittura"
Parlando di letteratura triestina si fa spesso riferimento ai rapporti di amicizia che intercorsero fra gli scrittori e gli artisti, ai “prestiti” reciproci, agli incontri nei leggendari caffè che ospitarono vivaci dibattiti culturali sia ai tempi dell’Austria, sia negli anni venti. Si ricordano le amicizie nate nell’ambito del glorioso Circolo Artistico, il sodalizio  tra Svevo e Veruda, il legame tra Saba e Bolaffio, ma anche l’impegno critico di Benco e di Stuparich, scrittori attenti a tutti i fenomeni artistici, e, per contro, la passione letteraria di Cesare Sofianopulo o la scrittura autobiografica del “Magico taccuino” di Vito Timmel.
Raramente si è tentato di accostare in una mostra immagini e parole, incrociando, sia pure per frammenti, esperienze artistiche e letterarie. Ci prova ora il Museo Revoltella rinnovando l’esposizione del quinto piano con una selezione di opere finalizzata alla ricerca delle connessioni con la letteratura.
La grande galleria – abitualmente destinata al primo Novecento - è stata suddivisa in due sezioni: la prima raccoglie opere datate fino ai primi anni venti e la seconda gli anni trenta e quaranta. La “guida” è affidata ai più noti scrittori e letterati triestini, Italo Svevo, Umberto Saba, Giani Stuparich, Silvio Benco e Virgilio Giotti, tutti legati in qualche modo agli artisti. Accanto ai dipinti, pertanto, si possono leggere brani di prosa e poesie collegati alle figure dei pittori e ai temi delle loro opere.

Al sesto piano: "un museo di scultori". Tra le caratteristiche che rendono unico il Museo Revoltella è la ricchezza della sua collezione di sculture del ‘900, molte delle quali sono giunte grazie all’interessamento di Marcello Mascherini nei lunghi anni in cui era membro del Curatorio del museo. Mentre sta per essere pubblicato il catalogo generale della scultura (in autunno) si è deciso di dedicare lo spazio del sesto piano a una selezione di opere del Novecento, tra cui alcune raramente esposte a causa delle dimensioni come il monumentale “Fastigio di Palazzo Stratti” di Bruno Chersicla e il “Grande sacerdote rosso” di Mirko.

“Revoltella estate”
Tutti i giovedì dal 25 luglio al 29 agosto, il Museo Revoltella resta aperto dalle 19 alle 23. Anche la terrazza panoramica sarà accessibile. A tutti i visitatori che vorranno sostare in terrazza sarà offerta una bibita fresca compresa nel biglietto d’ingresso.


Info: Museo Revoltella, via Diaz, 27 – 34123 Trieste – tel. 040-6754350

mercoledì 24 luglio 2013

Intitolazione a Sergio Molesi della biblioteca del museo

A due anni dalla scomparsa di Sergio Molesi, indimenticabile figura di intellettuale dalla personalità trascinante, che, attraverso la sua lunga carriera di docente, ha saputo far appassionare alla storia dell’arte generazioni di triestini e, con i suoi studi e le sue innumerevoli pubblicazioni, ha contribuito a storicizzare e valorizzare l’arte della città e del territorio, dai più celebri maestri alle figure più nascoste, la famiglia ha deciso di donare il meglio della sua biblioteca al Museo Revoltella, di cui egli è stato a lungo collaboratore (assieme a Franco Firmiani ha firmato nel 1970 il primo ampio catalogo del dopoguerra) e membro del Curatorio.
L’incontro in auditorium
A Sergio Molesi si è deciso di dedicare la prima serata di “Revoltella estate”, giovedì 25 luglio, che inizierà nell’auditorium alle 18.30 con un incontro a più voci in cui alcuni dei suoi più cari amici, colleghi ed ex allievi (Franco Firmiani, Erna Toncinich, Enzo Mari, Umberto Bosazzi) parleranno delle sue molteplici attività e proseguirà, dopo un intermezzo musicale con un brano inedito del maestro Alex Lombardi, nella biblioteca del museo, dove verrà scoperta la targa che reca l’intitolazione a Molesi di questo spazio, che rappresenta il “cuore” del museo e un tradizionale punto di riferimento per studi e tesi di laurea di carattere storico artistico che d’ora in avanti potranno avvalersi anche del materiale bibliografico proveniente dalla sua biblioteca personale. >>>

sabato 20 luglio 2013

Omaggio a Eugenio Scomparini nel centenario della morte

Per celebrare il centenario della morte del pittore triestino Eugenio Scomparini (Trieste 1845 - 1913), artista di assoluto riferimento per la generazione dei pittori triestini nati nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, sono state selezionate alcune opere rappresentative della sua intensa attività artistica (nella foto "Signora con abito bianco e cane" del 1912) , tra cui vi sono molti bozzetti e tele che per ragioni di spazio solo raramente possono venire esposte dal Museo Revoltella. Sono state collocate nella sala attigua all'auditorium del museo, al piano terra, e costituiscono una piccola ma preziosa mostra (l'ultima antologica risale al 1984) di un pittore che fu il maestro di tanti protagonisti dell'arte del primo Novecento a Trieste ma oggi è quasi dimenticato.
Ritrattista, disegnatore accurato e validissimo decoratore di interni, riprendendo la prestigiosa tradizione veneziana cinque-settecentesca, eseguì importanti lavori (quasi tutti perduti) per alcuni palazzi di personaggi influenti della ricca borghesia triestina, quali Palazzo Artelli e Palazzo Scuglievich, ed anche le decorazioni per i teatri di Trieste (sipario del Politeama Rossetti), Gorizia e Treviso. Le opere del Museo Revoltella, circa una sessantina tra dipinti e grafica, sono state cedute nel 1913, poco dopo la scomparsa del pittore, dalla vedova Nina dietro compenso di 5.000 corone, come si può leggere nella lettera di Nina Scomparini esposta. >>>

lunedì 1 luglio 2013

Immagini dal "campus" estivo del Museo Revoltella

Composizione ispirata all'opera di Daniel Spoerri presente al Revoltella
Si è conclusa felicemente anche la seconda settimana del "campus"organizzato dalle educatrici museali del Museo Revoltella (Serena Paganini e Barbara Coslovich) per i bambini dai 5 ai 10 anni. Le giornate sono trascorse tra giochi, letture e attività creative ispirate alle opere d'arte esposte nelle sale.
Ecco una galleria di immagini che documentano alcuni momenti delle mattinate trascorse tra i capolavori d'arte e alcuni lavori svolti durante i laboratori.
Guardando il Leopardo di Tristano Alberti....
Proviamo a fare dei ritratti copiando da Tominz!
Sul palco dell'auditorium: facciamo teatro?
Momenti di relax in laboratorio