Lo spettacolo desidera portare alla luce, senza intenti didascalici, la personalità prorompente ma non priva di fragilità di Anita Pittoni, attraverso una selezione delle sue poesie, in dialetto triestino ed in italiano. Scritte su sollecitazione di vari medici, al fine di sondare e liberare il suo animo, riflettono in modo vivido ed immediato una figura femminile di grande spessore; >>>
ne emerge una sorta di monologo interiore, a cui le artiste, in un’ideale continuità, hanno accostato brani da camera per voce e pianoforte di autori perlopiù triestini o regionali, che hanno vissuto ed operato nel medesimo periodo.
La parte musicale vedrà quindi protagoniste, alternate a brevi brani per pianoforte solo, liriche di autori quali Eugenio Visnoviz, Giulio Viozzi, Raffaello de Banfield, Geni Sadero ed altri, affini ai testi della Pittoni per toni, argomenti ed atmosfere.
Prima dello spettacolo, alle 16.30, si terrà una visita guidata alla sezione dedicata ad Anita Pittoni nella mostra Il Museo Revoltella, l’arte, l’architettura, il design degli anni ’20 e ’30 a Trieste, al 5° piano del Museo, a cura di Michela Messina.
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