mercoledì 24 luglio 2013

Intitolazione a Sergio Molesi della biblioteca del museo

A due anni dalla scomparsa di Sergio Molesi, indimenticabile figura di intellettuale dalla personalità trascinante, che, attraverso la sua lunga carriera di docente, ha saputo far appassionare alla storia dell’arte generazioni di triestini e, con i suoi studi e le sue innumerevoli pubblicazioni, ha contribuito a storicizzare e valorizzare l’arte della città e del territorio, dai più celebri maestri alle figure più nascoste, la famiglia ha deciso di donare il meglio della sua biblioteca al Museo Revoltella, di cui egli è stato a lungo collaboratore (assieme a Franco Firmiani ha firmato nel 1970 il primo ampio catalogo del dopoguerra) e membro del Curatorio.
L’incontro in auditorium
A Sergio Molesi si è deciso di dedicare la prima serata di “Revoltella estate”, giovedì 25 luglio, che inizierà nell’auditorium alle 18.30 con un incontro a più voci in cui alcuni dei suoi più cari amici, colleghi ed ex allievi (Franco Firmiani, Erna Toncinich, Enzo Mari, Umberto Bosazzi) parleranno delle sue molteplici attività e proseguirà, dopo un intermezzo musicale con un brano inedito del maestro Alex Lombardi, nella biblioteca del museo, dove verrà scoperta la targa che reca l’intitolazione a Molesi di questo spazio, che rappresenta il “cuore” del museo e un tradizionale punto di riferimento per studi e tesi di laurea di carattere storico artistico che d’ora in avanti potranno avvalersi anche del materiale bibliografico proveniente dalla sua biblioteca personale. >>>
 
La “passeggiata” si concluderà al quinto e sesto piano del museo dove è ospitata la sezione dedicata al ‘900 che fu proprio oggetto degli studi di Molesi al tempo della pubblicazione del catalogo. In omaggio a Molesi, il nuovo percorso valorizza proprio gli artisti triestini da lui più conosciuti e amati, ma è integrato da brani di prosa e di poesia che in qualche misura citano e riprendono un’ importante mostra da lui curata nel 1979, “Artisti triestini dei tempi di Italo Svevo”, allestita al Castello di San Giusto.

Il nuovo allestimento in onore di Sergio Molesi

Il primo ‘900 a Trieste. Arte e scrittura

La galleria del quinto piano del museo Revoltella è stata suddivisa in due grandi sezioni: la prima raccoglie opere datate fino ai primi anni venti e la seconda gli anni trenta e quaranta.
Vittorio Bolaffio, Lo scultore Rovan
All’interno del percorso cronologico si è voluto inserire, come una sorta di “fil rouge” una “guida” affidata a scrittori e letterati triestini strettamente legati agli artisti. Accanto ai dipinti si potranno leggere brani di prosa e poesie di Italo Svevo, Umberto Saba, Giani Stuparich, Silvio Benco e Virgilio Giotti collegati alle figure dei pittori e ai temi delle loro opere. Per la prima volta al museo l’esposizione permanente è messa in relazione con la letteratura triestina e attraverso questo confronto permette una migliore comprensione di entrambi i fenomeni.
Già dai titoli delle sezioni è facile capire l’articolazione del percorso che mette in luce le esperienze più originali degli autori locali, ancora immersi in una dimensione internazionale. Si comincia con “Gli artisti triestini e l’Europa”; seguono “Il Circolo Artistico”, “Vito Timmel e il Magico Taccuino”, “La figura femminile”, “Omaggio a Marcello Mascherini”, “L’amicizia tra Sbisà, Nathan, Carmelich, Leonor Fini e Felicita Frai”, “Vittorio Bolaffio e Umberto Saba”, “Italo Svevo e gli artisti”. Una sala è dedicata allo sviluppo del Museo Revoltella negli anni venti e trenta, attraverso l’acquisto di alcuni capolavori (Casorati, Sironi, Carrà, Marussig, Carena, De Chirico). All’interno del percorso figurano importanti e recenti donazioni, tra cui il “Ritratto della moglie” di Metlicovitz, cinque opere di Felicita Frai provenienti dalla figlia e il busto di Silvio Benco di Nino Spagnoli. L’omaggio a Marcello Mascherini vuole essere anche un’occasione per celebrare i trent’anni dalla sua morte così come ricorrono quest’anno i centotrent’anni dalla nascita di Vittorio Bolaffio.

Un museo di scultori
Tra le caratteristiche che rendono unico il Museo Revoltella è la ricchezza della sua collezione di sculture del ‘900, molte delle quali sono giunte grazie all’interessamento di Marcello Mascherini nei lunghi anni in cui era membro del Curatorio del museo. Mentre sta per essere pubblicato il catalogo generale della scultura (in autunno) si è deciso di dedicare lo spazio del sesto piano a una selezione di opere del Novecento, tra cui alcune raramente esposte a causa delle dimensioni come il monumentale “Fastigio di Palazzo Stratti” di Bruno Chersicla e il “Grande sacerdote rosso” di Mirko.

“Revoltella estate”
Anche quest’anno il Museo Revoltella si potrà visitare in orario serale tutti i giovedì dal 25 luglio al 29 agosto, dalle 19 alle 23. Saranno offerte visite guidate notturne ai nuovi allestimenti del quinto e sesto piano e anche la terrazza panoramica sarà accessibile. A tutti i visitatori che vorranno sostare in terrazza sarà offerta una bibita fresca compresa nel biglietto d’ingresso.
Dall’8 al 29 agosto nell’auditorium del museo ci sarà il consueto appuntamento con Art&cinema a cura de La Cappella Underground.

 

 

 

 

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